06 Giugno 2011
DEREGISTRAZIONE di INTERVENTO C.U.N.A. all’ AUTOPROMOTEC 27-5-2011
Nella Persona del Consigliere Gianni Tassinari.
Intendo richiamare l’attenzione, sulla possibilità di comunicazione che la nuova rivista “Professione Carrozziere” ci offre oggi, per cercare di mettere un palo di rinforzo sotto a una trave che
ci sta crollando addosso.Oggi si è parlato, con argomentazioni validissime di nuove tecnologie per nuove caratteristiche riparatorie, di analisi , di tempistica.
Però è anche necessario cercare di interrompere l’isolamento di quelle Carrozzerie, che non ci consentono di fornire loro quella cultura professionale in grado di farle reagire a questo assalto che hanno ricevuto dalle Compagnie. Specialmente dalle ultime iniziative: cioè l’ indennizzo diretto in forma specifica.C’è un’emergenza in corso, e questo assalto va contrastato in modo efficace perché altrimenti rischiamo di diventare tutti dipendenti delle Compagnie d’assicurazione. Cosa dovremmo realizzare insieme? Dovremo riproporre una formula che in commercio viene chiamata: “Lo star del credere”
Cioè, io dovrei essere certo che il mio collega vicino, applichi le stesse regole; dovremmo avere una “base” di regole che sia rispettata da tutti.
Quindi questo è il passaggio importante, per il quale siamo oggi a chiedere aiuto, agli editori delle riviste, ai fornitori, ai colleghi. E a tutti coloro che condividono le nostre situazioni di mercato, in effetti se affonda la barca del Carrozziere, affondano anche le barche di coloro che lo assistono con prodotti, attrezzature, programmi tecnologici e gestionali.
L’iniziativa che stiamo impostando è rivolta all’automobilista e il primo punto consiste nell’informarlo del suo diritto, dei rischi che corre quando si lascia convincere ad accettare questi sconti modesti, che attualmente poi lo obbligano a scegliere un carrozziere di fiducia delle Compagnie. Avvisarlo che il primo passo di quella strategia è l’obbligo di recarsi da un Carrozziere che dovrà poi attenersi alla qualità richiesta: da chi dovrà rimborsare il danno. Ma poi verrà il medico fiduciario? L’Ospedale fiduciario? I punti di invalidità fiduciari?
C’è in gioco una “insicurezza stradale”, perché c’è il rischio che un’auto riparata male provochi nuovi sinistri. C’è in gioco un fattore “salute” umano, osserviamo una serie di passaggi impositivi che se non vengono riformati in qualche modo, possono portarci a un fallimento generale dei rapporti sociali. Noi possiamo avvertire i nostri clienti, i parenti, gli amici, un passa-parola importantissimo. Dobbiamo impegnarci, tutti insieme, per fornire agli automobilisti consapevolezza, nel momento in cui si vedono proporre uno sconticino, che a volte non copre nemmeno il costo di una pizza con birra.
Il C.U.N.A. come gruppo che cerca da anni di portare informazione nelle Carrozzerie, in un convegno a Calenzano (Fi) insieme ad altri rappresentanti della difesa dei diritti degli automobilisti, ha composto un decalogo dell’automobilista e chiediamo in maniera semplice, (ma la consideriamo una vera emergenza) di informare gli automobilisti, perché se accettassero di firmare certi “contratti-polizza”, non avremmo più margini. Quindi, tutti insieme: organi di rappresentanza e tutela sindacale, aggregazioni di autoconvocati, consorzi di Carrozzieri, case produttrici di attrezzature, fabbricanti di vernici e collaterali, dobbiamo riuscire ad alzare l’attenzione e l’interesse del grande pubblico per fermare queste firme degli automobilisti; in caso contrario possiamo dire che l’attuale situazione si aggraverà ulteriormente, perché le risorse minime non consentiranno gli aggiornamenti e le trasformazioni tecnologiche necessarie per rimanere nel mercato dell’autoriparazione.
Per il C.U.N.A.
Gianni Tassinari
(Consigliere)